Sabato 14 marzo 2015 si è svolto il primo incontro annuale della Scuderia Campidoglio che, come ormai d’abitudine, ci ha visti senza le nostre amate vetture (si tratta di un’eccezione ovviamente anche se entrata nella prassi).
In una bella mattinata di sole con un folto gruppo di amici e soci ci siamo dati appuntamento in piazza Campitelli per una visita guidata da Daniela Quintiliani.
Dopo essere entrati nella chiesa barocca di Santa Maria in Portico in Campitelli, abbiamo percorso in gruppo alcune vie del vasto rione, profondamente rimaneggiato nei secoli dal punto di vista architettonico e urbanistico. Le ultime profonde modifiche strutturali furono apportate al tempo del Fascismo per fare luogo all’ampia via che separa il Campidoglio dal rione Capitelli (attuale via Petroselli). Abbiamo così potuto ammirare il convento di clausura delle suore Oblate Benedettine di Monte Oliveto, fondato da Santa Francesca Romana e poi i numerosi palazzi nobiliari degli isolati limitrofi (Pecci-Blunt, Massimo Colonna di Rignano, Capizucchi, ecc.). La nostra guida ha sottolineato che in questa parte del rione hanno spesso preso dimorato donne dai nomi illustri, quali Ersilia Lovatelli Caetani, Anna Laetitia Pecci- Blunt (proprietaria dello stabile ove oggi si trova il teatro “la Cometa”) e da ultima anche Sophia Loren.
La visita si è conclusa, dopo circa un’ora a palazzo Mattei di Giove del quale abbiamo potuto ammirare gli splendidi cortili impreziositi di statue e bassorilievi romani e barocchi. Usciti dalle tranquille viuzze del rione, ci siamo rituffati nel caos delle strade limitrofe, raggiungendo infine il ristorante Sharivari di via di Torre Argentina dove abbiamo effettuato un brunch e brindato alla manifestazione e all’inizio delle attività sociali del 2015.
L’appuntamento, per un’ulteriore visita guidata a piedi che concluderà prima del pranzo di Natale le numerose attività annuali programmate, è per il 14 novembre 2015, quando visteremo piazza Venezia cercando di scoprire i suoi angoli segreti, davanti ai quali spesso frettolosamente e distrattamente abbiamo transitato chissà quante volte.
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