
Intervista a Fabio Massimo Pepe, Campione Sociale Scuderia Campidoglio 2014.
Fabio Massimo Pepe, classe 1958, è il Vincitore del Campionato Sociale 2014 della Scuderia Campidoglio. La passione per la regolarità e per le sue auto lo ha portato in questa stagione a prendere parte a circa 20 gare di regolarità, sia iscritte a calendario ASI che non, e gli ottimi piazzamenti ottenuti in quasi tutti gli eventi gli hanno permesso di piazzarsi nella Top ten delle classifiche ASI nazionali nonché di risultare anche il vincitore del Campionato Interclub Lazio. Fabio ha collezionato cinque partecipazioni a manifestazioni nella Regolarità Formula ASI che lo hanno portato al quinto posto assoluto nella classifica finale, mentre altre cinque gare del Campionato di Regolarità con strumentazione libera gli hanno regalato il nono posto a fine stagione, risultati che sono valsi a Pepe il titolo di miglior pilota 2014 della Scuderia Campidoglio.
Fabio, con che auto partecipi alle gare?
Per la regolarità alterno mi alterno alla guida di due auto: la prima è una Fiat Dino 2400 Coupè del 1971 e la seconda è una scattante Autobianchi A112 Abarth del 1984. Entrambe hanno i loro pregi e i loro difetti nella partecipazione alle gare: la Dino può avvalersi di un coefficiente moltiplicativo delle penalità più basso, essendo più anziana, ma la A112 è più agile e facile da gestire sui pressostati.
La Scuderia Campidoglio ha un passato sportivo ricchissimo, come ti senti ad essere il Campione Sociale di oggi?
Sicuramente è un grande onore per me ripetere quanto fatto in passato e sapere che il mio nome rimarrà negli archivi della Scuderia accanto a quello di piloti del calibro di Taruffi, De Sanctis, Thellung, Picchi, Capanna che alla tenera età di 76 anni ancora corre e tanti altri mi dà una grande gioia. Certo, va detto che le gare di oggi sono di regolarità a tutti gli effetti, mentre sessant’anni fa su strada si correva sul serio! E’ un peccato che al giorno d’oggi ci sia così poca gente interessata alle gare, perché i calendari sono molto ricchi di appuntamenti e ci sarebbe spazio per tanti appassionati in più. Personalmente penso che uno dei limiti attuali sia da ricercare nelle formule di più giorni, che impongono trasferte più lunghe e onerose, mentre considero azzeccate le formule di un solo giorno di gara.
Quanto conta l’allenamento nelle gare di regolarità, e quanto contano strumentazione e affiatamento con il copilota?
Beh, nella regolarità a mio avviso l’aspetto più importante è l’affiatamento con il mezzo meccanico: bisogna innanzitutto conoscere bene la propria vettura e poi allenarsi quando possibile. Prima di ogni gara faccio sempre una giornata di allenamento con i miei pressostati, simulando varie situazioni che si ritrovano poi in gara per trovare l’affiatamento giusto con la macchina che userò. Anche il feeling con il copilota è importante e in questo io pago un po’ la distanza geografica che mi separa dal mio, e quindi durante la stagione non sempre gareggio con lo stesso copilota, ma spesso vengono in aiuto mia moglie o mia figlia. L’uso di una buona strumentazione è di sicuro importante, ma a me piace ricorrere più alle mie sensazioni che ad artifici per migliorare i miei cronometrici: c’è chi usa fare segni sui finestrini delle auto per avere i giusti riferimenti, ma io preferisco affidarmi alle mie capacità e al feeling con la macchina.
I tuoi programmi per il 2015?
Di sicuro continuerò con il Campionato Interclub Lazio anche il prossimo anno, mentre per i Campionati ASI penso che farò qualche gara in meno, cercando però di privilegiare qualche evento nazionale in più, con l’intento di confrontarmi con avversari nuovi ma anche di allargare il giro delle conoscenze e delle amicizie, da sempre la vera spinta propulsiva di questo genere di eventi.