
Una cornice meravigliosa, un’organizzazione meticolosa, la collaborazione delle istituzioni e la presenza di tante aziende che puntano ancora sul Made in Italy. Ecco i punti che hanno decretato il successo di Parco Valentino Salone & Gran Premio, la prestigiosa manifestazione che ha visto sfilare, nelle strade di Torino, indimenticabili vetture, tra antichi e nuovi sogni.Quattro giorni che hanno trasformato il parco più bello e verde della città in una elegante ed avveniristica vetrina per presentare le novità dei brand automobilistici: 25 case e 12 centri stile lungo un percorso che si estendeva dal Castello del Valentino fino al borgo medievale. La storia dell’automobile in un’unica manifestazione; forse a questo è dovuta la popolarità dell’evento che ha avuto la capacità di avvicinare pubblico di ogni età, tra i ricordi ed i sogni dei più anziani, le fantasticherie dei giovani.
Di sicuro impatto l’esposizione curata da carrozzieri e centri stile in cui l’ingegno italiano proiettato al futuro non disdegnava affatto i tanti richiami al passato. Pininfarina Cambiano e Sergio e Italdesign Giugiaro GEA davano inizio al percorso. A seguire, una delle anteprime mondiali della kermesse: Mole costruzione artigianale modello 001 di Up Design, ideata da Umberto Palermo, una super car futuristica. Bis di anteprime nelle pedane successive con la Super Sportiva da 800 cavalli e motore 12 cilindri di Torino Design di Roberto Piatti. All’appello rispondono, quindi, i prototipi di Fioravanti Alfa Romeo Vola, Studiotorino RK Spyder e RK Coupé e IED Torino Syrma.
Di seguito le case automobilistiche che hanno esposto il meglio della propria produzione attuale. Totalmente prese d’assalto le pedane delle supercar italiane tra cui si potevano ammirare le Abarth 695 Biposto, le Alfa Romeo 4C e 4C Spider, le Ferrari California T e 488 GTB, le Maserati Quattroporte e Ghibli e le Lamborghini Huracan ed Aventador SV. Grande folla anche negli stand delle case estere che esponevano auto sportive: Audi con R8 ed RS6, BMW con M3 ed M4, Porsche con 911GT3 e Cayman GT4, Mercedes AMG-GT, Jaguar F-Type, McLAren 570S, Lotus Elise. Chiudeva il giro la pedana della Tesla con una Model S.
Ma la vera emozione, per noi appassionati di auto storiche, doveva ancora arrivare. Risalendo verso il castello ci siamo trovati davanti l’area MotorSport dedicata agli sport automobilistici in occasione di Torino Capitale Europea dello Sport 2015. Qui erano esposte le auto che hanno fatto grande la storia dell’automobilismo sportivo. Con non poco orgoglio abbiamo subito notato una nutrita presenza di indiscussi miti italiani: Alfa Romeo Giulia GTAm e 155 V6 DTM, FIAT 124 Abarth Rally e 131 Abarth Rally, Lancia Stratos e Fulvia Coupé HF (la mitica 14). Ovviamente, anche in questa sezione non mancavano miti esteri quali la Alpine-Renault A110 la BMC Mini Cooper S, la Toyota Celica WRC. Uno spazio tutto per sé lo ha meritato la Lancia D50, protagonista più volte del Gran Premio del Valentino degli anni d’oro e vincitrice dell’ultima edizione tenutasi nel 1955.
E non è finita qui perché, se la parte statica dell’evento è stata sorprendente, ancor più lo è stata quella dinamica. Il tributo Pagani ed un concorso di eleganza, con tanto di sfilata, dedicato agli 85 anni di Pininfarina, si sono svolti all’interno della corte del Castello del Valentino in cui collezionisti, da tutto il mondo, hanno portato i loro pezzi unici, specchio dell’ingegno e della bellezza Made in Italy.
Finalmente, domenica 14 giugno è arrivato il momento del Gran Premio del Valentino. Con la Lancia D50 a fare da apripista si sono susseguiti, lungo le strade di Torino e fino alla Reggia di Venaria, i tributi ai vari marchi presenti, con quelli italiani sempre in testa. Malgrado la pioggia il pubblico di appassionati e curiosi è rimasto lungo il circuito a sentire rombare i motori delle auto da corsa, seguite dagli esempi più belli di stile nella storia dell’automobile. Del resto non si poteva rinunciare ad una tale emozione. Di certo un evento da ripetere.
di Ilenia Maria Melis e Pierpaolo Berardi