
Oltre 55 equipaggi da tutto il mondo hanno partecipato ad una imponente sesta edizione, la prima patrocinata da ASI.
La Scuderia Campidoglio per il terzo anno consecutivo ha partecipato alla sesta edizione del Tour du Péloponnèse collaborando in sinergia con il Club Triskelion di Argo organizzatore dell’evento. Grazie al grosso lavoro di promozione messo in campo in stretta collaborazione, tra la Scuderia Campidoglio, Club di Roma federato ASI, ed il Club Triskelion, con cui è gemellato, Il nostro paese ha fatto la parte del leone, presente quest’anno con ben 12 equipaggi, grazie anche alle agevolazioni riservate, come tariffe ridotte e passaggio nave per auto ed equipaggio da Ancona.
Dopo un rilassante arrivo tra il mare e le piscine di un resort a cinque stelle, lo “start” avviene simbolicamente nella città che meglio di tutte rappresenta lo sport e l’agonismo, l’antica Olimpia, dove ogni anno il sindaco sventola la bandiera greca davanti alle vetture ai nastri di partenza. Da lì, cinque giorni “pieni” di strada tra scogliere, antichi borghi, rifugi di pirati e tanto cronometro per percorrere il periplo della penisola, fino al venerdì sera quando, con la temuta prova di regolarità notturna, si chiude la parte sportiva, nella splendida cornice del porto turistico di Nafplio, antica capitale greca. Dopodiché, il trasferimento ad Atene per la serata di gala del sabato sera e la premiazione, che quest’anno si è tenuta nella suggestiva ed esclusiva cornice dello Yacht Club of Greece al porto del Pireo.
Ad aggiudicarsi la vittoria, dopo quasi 1500 km, 21 prove e 45 rilevamenti, quest’anno ci ha pensato l’equipaggio olandese Van Zanten – Kaiser su Peugeot 504 Coupé Pininfarina, che ha interrotto un’onda fortunata di vittorie italiane (3 su 6 edizioni totali);
L’idea del Tour è semplice: un evento internazionale di regolarità attraverso il Peloponneso, lungo sette giorni, tra bellezze naturali e archeologiche in un clima teoricamente autunnale tiepido, ma in realtà in questi ultimi tre anni estivo con temperature di 30 gradi e dalle strade divertenti e deserte. Nella serata delle premiazioni John Karampelas, presidente del Club Triskelion e deus ex machina del “TdP”, come lo chiamano gli affezionati, ci racconta gli esordi di quello che è oggi l’evento per auto storiche più famoso di Grecia “Ricordo che era la fine del 2013 quando abbiamo gettato le basi del progetto Triskelion e del primo Tour du Péloponnèse. Un viaggio nel tempo, attraverso l’ultimo paradiso per gli amanti della guida, il Peloponneso”.
“Nessuno all’epoca credeva nell’idea di un evento internazionale di regolarità in grado di radunare equipaggi stranieri – continua Karampelas – ma quella che era iniziata come una scommessa personale contro la miseria della crisi greca ha dimostrato il contrario, e alla sesta edizione la partecipazione ha superato i 55 equipaggi, provenienti da 14 paesi tra cui Italia, Austria, Paesi Bassi, Inghilterra, Belgio, Germania fino addirittura a Stati Uniti, Russia e Australia”.
Proprio il forte legame con l’Italia e con il sodalizio romano, in essere già dall’edizione 2017, ha portato la manifestazione all’attenzione dei vertici ASI, che hanno avallato il patrocinio ufficiale dell’ente all’importante manifestazione. Un atto dal forte valore simbolico, propedeutico all’avvio di nuove iniziative internazionali in sinergia. L’appuntamento per il 2020 è già fissato, come di consueto, per la prima settimana di ottobre, con ben 15 equipaggi già iscritti!
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