
Dai nostri inviati a Verona Legend Cars
Il weekend 8-10 Maggio 2015 ha dato avvio al “Verona Legend Cars”.
Già il 2014 aveva visto sbocciare questa novità con un concorso di eleganza che preannunciava la nascita del nuovo salone dedicato alle auto del passato ed al loro stretto legame con le auto attuali. Diverse infatti le case automobilistiche che hanno scelto la città scaligera per la presentazione delle proprie novità affiancate dai modelli storici.
Tanta partecipazione
Nutrita la partecipazione dei club, spiccava sicuramente il padiglione dell’Automotoclub Storico Italiano che ha riunito 33 club federati per dare supporto alle Youngtimer duramente colpite dai recenti provvedimenti contenuti nella LDS 2015. Il convegno “MOTORISMO STORICO E PROSPETTIVE FUTURE. LA PAROLA AI POLITICI” ha visto confrontarsi il Presidente Loi e 3 Senatori della Repubblica Italiana che insieme ad ASI stanno lavorando per modificare la normativa. Interessanti gli interventi dei presenti che hanno dato uno spiraglio ai tanti appassionati preoccupati per il rischio di veder disperso il patrimonio motoristico italiano:
Roberto Loi, Presidente A.S.I. in occasione del convegno ha dichiarato: «Questa legge ha avuto certamente dei risvolti economici negativi. Ma non viviamo solo di economia, ma anche di ideali. E al popolo non si possono togliere gli ideali. Non ci possiamo permettere di eliminare l’associazionismo.» «Non è bello che ci siano Regioni, continua l’Avvocato, che sottopongono i cittadini ad un tributo mentre altre fanno diversamente. In ogni caso anche nelle regioni dove non è stata applicata la norma abbiamo registrato dei problemi. In Piemonte per esempio, dove è stata mantenuta la legge precedente abbiamo perso il 16% di tesserati. Gli appassionati infatti diventano pessimisti, perplessi e non hanno più fiducia nell’automobile d’epoca come bene rifugio. Per questo tendono a sbarazzarsene».
Gli fa eco il senatore Lodovico Sonego, del Partito Democratico, presente all’incontro:«L’idea di raccattare 78 milioni di euro togliendo l’esenzione ai veicoli storici dai 20 ai 30 anniè assolutamente cervellotica. Non solo non si ricaveranno questi soldi, ma si sta mettendo in discussione un patrimonio di storia e cultura. Io e i colleghi qui presenti siamo al lavoro per ottenere la cancellazione di questa norma. Ora speriamo che il diavolo non ci metta la coda, ma io sono fiducioso. Buon lavoro a tutti, non mollate!».
Senatrice Anna Bonfrisco di Forza Italia, ha invece affermato: «Spesso nemmeno il governo sa cosa scrivono i burocrati! Quando io con i colleghi siamo andati a protestare infatti il governo ormai non poteva più fare marcia indietro ma era disponibile ad ascoltare le nostre ragioni. Il Governo si è impegnato a riprendere in mano la questione del bollo per le auto storiche entro 30 giugno». «Dimostreremo al governo che non si incasseranno mai i 78 milioni di euro ipotizzati e che nel frattempo si sono fatti danni enormi all’indotto e a questo immenso patrimonio culturale. La “pattuglia dell’Asi” proporrà l’abolizione della norma ma vogliamo andare ancora oltre, proponendo persino una piccola agevolazione per risanare il danno che si è creato in questi mesi. Sono sicura che troveremo una bella soluzione. Non dovrà tutelare nessuno, solo salvare la grande storia dell’automobilismo italiano».
Il senatore Paolo Tosato del Gruppo Lega Nord e Autonomie è intervenuto dichiarando: «Purtroppo non siamo riusciti a far capire al governo che la norma sul bollo per le storiche non avrebbe mai prodotto le entrate preventivate, creando al tempo stesso un danno enorme. Abbiamo cercato di tamponare la situazione rivolgendoci alle regioni, che, dove hanno potuto, non hanno recepito la nuova norma, continuando ad esentare i veicoli storici dal pagamento del bollo. Non è la soluzione, certo, ma almeno abbiamo guadagnato qualche mese e mandato un segnale politico molto forte, perché le molte regioni hanno dimostrato di essere dalla nostra parte. Ora speriamo che non si continui a perseverare nell’errore».
Marchi di assoluto prestigio
Emozionante poi la presenza di vetture di assoluto pregio come le Bugatti del Museo di Mulhouse, tra cui la Type 252 unico esemplare al mondo, o le auto coinvolte nell’evento collaterale “Aspettando La Mille Miglia” con prove di regolarità in fiera ed un percorso lungo le strade le Lago di Garda o ancora le Jaguar, tra cui spiccava una SS 100 del 1936, presenti per celebrare gli 80 anni del marchio. Magnifici i due prototipi realizzati in vista della produzione in serie della Giulietta Spider esposti dalla Collezione Lo Presto: l’Alfa Romeo Giulietta Spider Bertone del 1955 (solo due esemplari al mondo) e la l’Alfa Romeo Giulietta Spider del 1955 di Pininfarina, presentata al Salone di Parigi nel 1955.
A tutto ciò si aggiunge un intero padiglione di ricambi ed accessori e ben due dedicati alle auto in vendita tra cui spiccava la presenza di una quindicina di Ferrari Testarossa pronte a cavalcare l’onda del boom delle quotazioni.
Insomma, Buona la Prima