
Sabato 14 novembre 2015 si è svolto il secondo ed ultimo incontro annuale della Scuderia Campidoglio che ci ha visti, come nel marzo al rione Campitelli, senza le nostre vetture storiche.
In presenza di una città blindata da ingenti forze dell’ordine (il giorno precedente è avvenuto il gravissimo attentato islamista di Parigi) con un gruppo di soci e simpatizzanti della Scuderia ci siamo incontrati davanti alla basilica di San Marco. Qui Daniela Quintiliani, ci ha introdotto alla ricca storia di piazza Venezia. E’ questo un luogo nel quale tutti noi siamo passati chissà quante volte, senza spesso pensare alla quantità di eventi che lo ha attraversato, dal tempo della Roma antica, fino ai tempi del Fascismo.
La piazza è stata rimaneggiata più volte dal punto di vista urbanistico. Un primo grande sovvertimento lo ha subito verso il XV secolo con lo spostamento delle 2 fontane attualmente presenti in p.zza Farnese. Nel 1845 fece la sua comparsa, proprio in p.zza Venezia il primo omnibus a cavalli e fu sperimentata l’illuminazione a gas. Nel 1885 la piazza subì una profonda trasformazione per fare posto al grande monumento a Vittorio Emanuele II: demolizione del “passetto” che conduceva dal Viridarium alla torre Farnese sul Campidoglio, demolizione di palazzo Torlonia e spostamento del Viridarium che fu arretrato fino all’attuale posizione.
Ricordiamo dal balcone di palazzo Venezia, il 10 giugno del 1940 è stata data notizia da Benito Mussolini della dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna e che nello stesso palazzo, nella notte del 24 luglio del 1943, si svolse la riunione del Gran Consiglio del Fascismo che decretò la destituzione del Duce. Ultima notazione, certo meno drammatica, riguarda la “Befana dei Vigili”: simpatica usanza per la quale gli automobilisti, negli anni ’50, portavano in dono ai Vigili Urbani in servizio al centro della piazza panettoni e spumanti il 6 di gennaio: certo erano tempi nei quali si aveva riconoscenza per questo Corpo ed il reciproco rispetto era ancora in vita.
Entrati nella basilica di San Marco abbiamo potuto ammirare lo splendido abside a mosaico in stile bizantino dell’VIII secolo e la cripta ove i pellegrini che giungevano a Roma potevano confessarsi (è ancora presente una finestrella con sportelli attraverso la quale i penitenti potevano colloquiare con il confessore); in seguito ci siamo spostati sul monumento a Vittorio Emanuele dal quale abbiamo potuto godere di una splendida vista sui Fori e sull’intera città. Sfuggiti al caos della piazza attraversata da anche un corteo di manifestanti contro la mafia, attraverso le strette viuzze del rione Pigna siamo infine giunti al ristorante Sharivari di via di Torre Argentina dove abbiamo effettuato un brunch, brindato alla manifestazione e ci siamo dati appuntamento per la cena sociale di fine anno che si svolgerà il 27 novembre presso il ristorante “Cuccurucù”.